Cos’e’

If_do è nato dall’incontro di smanettoni, paranoici, universitari, attivisti politici e curiosi: che cosa ci accomuna e perché abbiamo scelto questo nome?

IF: è una condizione necessaria e sufficiente, è la nostra condizione. Siamo irrequieti, non ci piacciono le soluzioni semplici, ci piace capire come funzionano le cose: siamo affascinati dalla tecnologia e allo stesso tempo preoccupati dall’uso inconsapevole che ne viene fatto. Sentiamo il bisogno di condividere le nostre conoscenze e i nostri dubbi riguardo alla velocità del processo che ci travolge, o anche semplicemente di recuperare l’intimità che ci è stata progressivamente tolta, sempre più sfacciatamente, dalle stesse corporation che sostengono di preoccuparsi della nostra tutela e privacy, quando è evidente che proprio su questa si basano i loro business miliardari. Siamo forse un po’ paranoici, per questo ci appoggiamo a servizi tecnologici autogestiti, che ci danno la possibilità di scambiare in libertà mail, di aprire blog e documenti condivisi senza paura di censure; ci sentiamo parte della comunità Hackmeeting, che da 20 anni si raduna annualmente lungo la penisola, creando un unico grande hacklab a cielo aperto.

DO: è la nostra soluzione, è la funzione che vogliamo rappresentare, relazionando l’insieme della realtà con quello della possibilità. Perché, diciamocela tutta, se questo non è il migliore dei mondi che riusciamo a immaginare, allora vuol dire che dovremo crearlo noi in prima persona. Vogliamo che i saperi siano liberi, condivisi e gratuiti, e non è nelle nostre intenzioni restringere il campo alla discussione e libera creazione di hardware/software hacking. Hacker è chiunque abbia l’attitudine del curioso, proprio come noi. Gli hacker si ingegnano a risolvere problemi e costruiscono cose: non amano i sistemi chiusi e gli schemi precostituiti, si muovono seguendo principi di libertà e condivisione.
Per questo chiunque, che abbia competenze in materia o sia invece soltanto interessato a capirne di più, è il benvenuto alle nostre riunioni, che si tengono al NextEmerson. Lì abbiamo costruito un spazio dedicato alle attività che svolgiamo durante l’anno.
Il NextEmerson è uno spazio autogestito: ed è allergico, proprio come noi, ai razzisti, ai fascisti, ai sessisti di ogni tipo nonché a ogni forma di lucro.