http://www.agenziax.it/wp-content/uploads/2019/01/Solitudini-connesse.pdf
L’impressione che si ricava dal testo è simile a quella che si ha leggendo la coscienza di zeno, in particolare quando zeno descrive i propri falliti tentativi di smettere di fumare.
L’autore sembra descrivere i social media come parte della malattia esistenziale dell’umanità, possiamo uscirne o anche ignorarli, ma per lo più se siamo sinceri con noi stessi dobbiamo in qualche modo farne parte. O almeno questo mi sembra il senso della sua analisi, che è comunque il racconto di un’esperienza da “interni” interessante.
Io sono abituato a mentirmi evidentemente e quindi non ho strumenti social, uso la posta, irc e jabber, su server che o gestisco direttamente o li gestisce qualcuno di cui mi fido.
L’autore sembra descrivere i social media come parte della malattia esistenziale dell’umanità, possiamo uscirne o anche ignorarli, ma per lo più se siamo sinceri con noi stessi dobbiamo in qualche modo farne parte. O almeno questo mi sembra il senso della sua analisi, che è comunque il racconto di un’esperienza da “interni” interessante.
Io sono abituato a mentirmi evidentemente e quindi non ho strumenti social, uso la posta, irc e jabber, su server che o gestisco direttamente o li gestisce qualcuno di cui mi fido.